6 marzo 2010.
L’ABRUZZO IN UN FUTURO SOSTENIBILE.
Villaggio Eva.
«Siamo un gruppo di cittadini di Pescomaggiore, antico borgo in montagna vicino l’ Aquila, alle porte del Parco Nazionale del Gran Sasso. Il 6 aprile alle 3.32 abbiamo perso la casa. Invece di attendere gli aiuti governativi. abbiamo preferito rimboccarci le maniche». Si presentano così i coraggiosi di Eva, Progetto Eco Villaggio Ricostruito, alle prese con la costruzione (autofinanziata e con donazioni) della propria casa. A fianco del comitato per la rinascita di Pescomaggiore, gli architetti di Beyond Architecture Group, esperti di bioarchitettura e emergenze (Paolo Robazza. Fabrizio Savini, Caleb Murray Burdeau), i 120 volontari da tutta Europa di Misa Aps e il sostegno di aziende come Lago, Helios, Cirps. «La mano d’opera siamo noi. Con 150 mila euro normalmente si paga una casetta, noi possiamo invece costruirne sette. Partendo da presupposti ecologici, dimostriamo che è possibile avere bilocali e trilocali low cost, ecologici e rapidi da realizzare». Come? Utilizzando materiali naturali, economici e reperibili sul posto, strutture portanti in legno, pareti in balle di paglia (che arrivano dai campi di cereali circostanti), cemento ridotto al minimo, stufe a legna per il riscaldamento, pannelli solari e fotovoltaici per energia elettrica e acqua calda e impianto di fitodepurazione per il riutilizzo dell’acqua degli orti. Minimo impatto ambientale, filiera corta e rispetto delle norme anti-sismiche. Ad oggi, due case su sette sono state completate. Per le altre, si attendono donazioni.